Quando una bambina in abito giallo varca da sola la soglia di una grande multinazionale e annuncia: «Sono qui per il colloquio al posto di mia madre», nessuno può nemmeno lontanamente immaginare ciò che succederà dopo.
L’atrio della sede centrale della Ellison Global, a Chicago, luccicava sotto le alte vetrate: pavimenti di marmo lucidati a specchio, badge che lampeggiavano sul petto di dirigenti tirati a lucido, un normale martedì mattina in cui tutto sembrava procedere secondo copione. Nessuno si aspettava sorprese. Finché le porte girevoli non si aprirono e non fece … Read more