«Cara, sei stata abbandonata davanti alla porta perché nessuno ti voleva, e così sono stata io a prendermi cura di te e a crescere te» dissi a mia figlia nel giorno in cui compiva diciotto anni.
«Cos’è questo?» mormorò Maria, restando immobile sulla soglia di casa. Ai suoi piedi giaceva un fagotto. Una tutina blu, guance rosate e uno sguardo timoroso. Una bimba piccola, avvolta in un vecchio fazzoletto sbiadito. Silenziosa, osservava con occhi lucidi di lacrime. Maria si guardò intorno: un’alba umida d’ottobre avvolgeva il villaggio di Verkhniye Klyuchi, ancora … Read more