«La tua famiglia? Un branco di straccioni», sbottò il marito con disprezzo, senza immaginare che la mia presunta zia “povera” mi avesse lasciato in eredità un’azienda fiorente.
«La tua famiglia non vale niente, un branco di straccioni con le tasche vuote e i vestiti logori!» sputò Oleg, stringendo il telecomando come fosse un’arma. Ogni clic era un colpo secco, il suo modo di scaricare la rabbia sul mondo. Io, in piedi vicino al tavolo, disponevo i piatti con la precisione di chi … Read more